E quando un giorno t’incontrerò

 

E quando un giorno t’incontrerò

di Rosy Milicia

Prezzo: € 0,99 – € 12,99
Pagine: 320

 

SINOSSI

1990. Ginevra Luciani ha vent’anni, un po’ di timidezza nel cuore ma tanta grinta. È cresciuta fra le macchine da cucire dell’atelier di famiglia, insieme a una madre anticonformista e a una zia forse strega che le racconta bizzarre leggende d’amore. Crea capi d’alta moda, disegna abiti d’epoca e… custodisce un triste segreto. Raffaele Medici ha ventidue anni, è bello, impertinente, ironico, ma dietro alla sua maschera da ragazzaccio si cela un’inaspettata malinconia. Studia legge, però lavora in un piccolo cinema. Sogna di diventare regista e anche lui custodisce un triste segreto.
Fra incontri per nulla casuali, film, telefonate, passeggiate per le vie di Trastevere, Ginevra e Raffaele si conoscono, s’innamorano, si confidano, inconsapevoli che ben presto potrebbero essere separati: perché il destino è sempre imprevedibile. E quando un giorno t’incontrerò è una storia romantica, magica, avvolta da un velo di nostalgia, sullo sfondo di una Roma delle piccole cose.

ESTRATTI

Non era un tipo misantropo, Raffaele, anzi tutt’al contrario. Gli piaceva stare tra la gente, immaginare le loro vite e scriverne un canovaccio personale, cercare di carpire i pensieri dal viso degli estranei, grazie al sorriso o alle rughe, grazie allo sguardo pieno e vuoto. Aveva l’anima da regista. O il cuore da sceneggiatore. Non di certo da avvocato, ma quella era un’altra storia…

Cucire per la famiglia Luciani era genetica: se il resto del mondo poteva ereditare gli occhi blu dai nonni, loro ereditavano la capacità di trasformare qualsiasi tessuto in qualcosa di magico. Ginevra era una studentessa intelligente, una discreta appassionata di storia, una cuoca decente, malgrado ciò non eccelleva in nulla di tutto quello, nonostante l’impegno. Ma sapeva cucire con l’anima, oltre le dita leste, proprio per questo non riusciva a stare lontana dalla Luciani Couture per più di una settimana.

Le aveva promesso che l’avrebbe baciata alle porte della notte e quella era la notte perfetta, in un cinema vuoto, nel quale l’irrealtà invidiava la realtà di due labbra che si sfioravano. Dapprima lente, dopo insaziabili, poiché baciarsi è non perdere tempo e perdersi nell’altro. È dare e avere, pretendere e cedere, senza paura di soffocare e morire. Senza paura di sbagliare. Raffaele la divorò, a corto di fiato e battiti del cuore, a corto di autocontrollo. La lingua di Ginevra una preghiera per l’anima.

Perché leggere il romanzo? Esploriamolo assieme all’autrice!

 

  • Buongiorno,Rosy, quando hai progettato questa storia?

E quando un giorno t’incontrerò nasce nell’estate del 2015: poi è rimasto sullo sfondo per tanto tempo, ma, nel secondo in cui ho sentito il suo richiamo, ho deciso di riprenderlo in mano.

  • Sei stata ispirata da qualche lettura, vecchia o recente?

In verità, a ispirarmi è stato il mondo del cinema, di cui il protagonista è appassionato: i vecchi film, il sapore dei tempi passati, i dialoghi molto intensi e pungenti di certe pellicole.

  • L’ambientazione è reale o di fantasia?

E quando un giorno t’incontrerò è ambientato nella Roma degli anni Novanta, tra una storica sartoria e un piccolo cinema con l’anima da teatro.

  • Il romanzo è autoconclusivo o rientra in una serie/saga?

Assolutamente autoconclusivo.

  • Parlaci dei personaggi e definiscili brevemente con qualche aggettivo. Qualcosa che li renda irresistibili agli occhi del lettore.

Ginevra è nata con ago e filo in mano. È dolce, ma ha grinta da vendere. Raffaele invece ha l’anima da regista e una malinconia che ben nasconde dietro l’irriverenza.

  • Qual è il pubblico ideale per questa storia? È un testo per tutti o per fasce di lettori ben precise, ad esempio per adolescenti, adulti o è pensato per un pubblico prevalentemente femminile o maschile?

Senza svelare troppo sulla storia di E quando un giorno t’incontrerò, posso dirti che può essere letto dalle lettrici più giovani alle meno giovani. Per quanto riguarda il pubblico maschile? Be’, perché no!

  • Che tipo di linguaggio hai scelto, per questo romanzo? Colloquiale, forbito, diretto, ecc…?

Un linguaggio che possa arrivare a tutti in quanto leggere è per tutti.

  • Che cosa desideri comunicare al lettore? C’è un significato nascosto, sotto la trama?

C’è un richiamo alle piccole cose della vita, emotive e materiali, per non dimenticare chi siamo in questo mondo un po’ alla deriva.

  • Hai usato una tecnica particolare, per scrivere questo romanzo?

Io semplicemente seguo la pancia e, quando arriva il momento dell’editing, riscrivo con la testa. Nessun’altra tecnica particolare: solo pancia e testa.

 

CONOSCIAMO L’AUTRICE!

Rosy Milicia è una giovane siciliana che studia giornalismo e “da grande” vuole fare la scrittrice. Crede nei sogni e nella forza di volontà, divora parole, ama i libri dal retrogusto nostalgico e si sente una giapponese mancata. Quando non si allena, si dedica al suo blog: il Rosypuntoevirgola.
Nel 2017, esordisce con Accadde una notte d’estate, un romanzo che “ha il sapore della vita bella” (Amabile Giusti), pubblicato da Amazon Publishing.

E quando un giorno t’incontrerò è la sua nuova opera.