Il Drago di Britannia

di Kirsty MacGregor

 

Formato: Formato Kindle (epub e KU)
Dimensioni file: 1250 KB
Self-publishing (25 maggio 2017)
Lingua: Italiano
Prezzo: 1,20 Euro

 

SINOSSI

Uther ha tutto: ricchezza, potere e il favore di molte donne, che fanno a gara per dividere il suo letto, ma non ha mai provato cosa significa davvero amare sino a quando non incontra Igraine, la moglie del duca di Cornovaglia, Gorlois, il suo più fedele vassallo. Ogni cosa perde importanza per lui da quel momento, sa solo che deve averla e non esita a stringere un patto con Merlino, il grande stregone druido…
Tra sanguinose battaglie, nobili cavalieri e una Britannia sconvolta dalla guerra, la storia di un amore appassionato che ha travalicato i confini del tempo per giungere fino a noi e farci sognare.

 

PRIMO ESTRATTO

Uther, sorpreso da quella bruma inspiegabile, si ritrovò isolato dagli altri, come se d’un tratto tutto fosse scomparso. Batté sul collo di Storm per tranquillizzarlo e procedette per un po’ tra gli alberi, facendo particolarmente attenzione a dove guidava il cavallo.
All’improvviso la foresta terminò e lui si ritrovò sulle sponde di un fiume dalle acque scintillanti che il sole tingeva di arancio.
Ma non era il solo, c’erano alcune donne sulle rive del corso d’acqua.
Smontò dal suo stallone da guerra e assicurò le redini al tronco di un faggio, poi si avvicinò per avere una migliore visuale, tenendosi al riparo di un cespuglio.
A un tratto rimase senza fiato: il cuore parve volergli esplodere nel petto, i lombi in fiamme.
Una femmina dalla bellezza squisita era appena emersa dalle acque. Il suo corpo nudo e bagnato risplendeva, sotto i tiepidi raggi del sole. Aveva lunghi capelli castano ramati che gli arrivavano fino alle natiche e i suoi seni, pieni e maturi, ostentavano una perfetta armonia. La pelle era chiara, senza difetti, e il monte di Venere era ricoperto da un triangolo di peli ricciuti dello stesso colore dei capelli.
La voglio!, decise all’istante. Non le staccò gli occhi di dosso mentre la donna, ignara, si rivestiva, per poi incamminarsi verso il castello che si intravedeva in lontananza, privando Uther di quella vista conturbante.
L’istinto di montare a cavallo e prenderla in arcione con sé quasi lo vinse, ma per una volta lasciò che il buonsenso prevalesse. Aspettò fino a quando le figure femminili divennero dei puntolini minuscoli, in lontananza, poi si mosse.
Incrociò il suo esercito e gli uomini del duca di Cornovaglia appena prima della salita che conduceva al maniero, quindi, insieme a Gorlois, precedette tutti gli altri, ma il suo pensiero era fisso su colei che gli aveva rapito il cuore. A causa della sua distrazione, non si accorse della penetrante e consapevole occhiata che Merlino gli rivolse.

 

SECONDO ESTRATTO

In Britannia stava per giungere l’autunno.
Le giornate si erano accorciate, la pioggia aveva cominciato a scendere e l’aria si era fatta più secca e pungente. Le foglie delle foreste avevano assunto tonalità che andavano dal giallo, al marrone, fino al rosso ruggine. Presto avrebbero cominciato a cadere, ricoprendo il terreno di uno spesso e malinconico manto cremisi.
Era appena sorta l’alba e tutto taceva, come in attesa di un qualche segnale. Merlino, figura solitaria e imponente, si aggirava tra gli alberi ad alto fusto di una foresta ai confini della Cornovaglia, accompagnandosi al suo fido bastone, anche se non gli serviva di certo per sorreggersi. Sebbene apparisse come un vegliardo agli occhi degli uomini, infatti, nelle sue vene la forza scorreva ancora come nel vigore della gioventù.
In più di un’occasione, coloro che aveva incrociato sulla sua strada, conoscendo la fama che lo precedeva, gli avevano domandato quante primavere avesse già vissuto.
«Tante quante voi neanche immaginate…» si era sempre limitato a rispondere, scrollando le spalle. E non era una bugia, perché nemmeno lui rammentava quale fosse esattamente la sua età. Era stato concepito ed era venuto al mondo con uno scopo ben preciso: rendere grande la Britannia, e i tempi perché ciò si compisse erano ormai prossimi.
Si era inoltrato nei boschi, lasciando dietro di sé l’accampamento, proprio mentre la notte impallidiva nel mattino. Era stata una visione a destarlo dal suo sonno e, obbedendo al suo richiamo, come aveva sempre fatto, si era subito alzato dal giaciglio.
Era il suo istinto a guidarlo, quell’istinto che mai lo aveva ingannato.
Proseguiva già da un po’, nel fitto sottobosco, quando sbucò in una radura circolare al centro della quale spiccavano dei dolmen: pietre grigie e gigantesche usate per riti sacrificali dell’antica religione.
Si avvicinò lentamente, con riverenza, e quando fu entrato nel cerchio magico, batté per tre volte il bastone al suolo.
Vide un grande esercito in marcia e un possente guerriero era in testa alla colonna. I suoi fianchi erano cinti da una spada superbamente cesellata: l’invincibile Excalibur, forgiata nelle fucine dell’isola segreta di Avalon.
L’uomo procedeva con arrogante imponenza su uno stallone senza eguali, dalla gualdrappa squisitamente ricamata e dai finimenti dorati. I suoi capelli corvini ondeggiavano, sospinti dal vento, e gli occhi color ghiaccio scrutavano ogni cosa con attenzione.
Indossava i colori regali. Sulla cotta di maglia e sullo scudo spiccava un grande drago rosso in campo nero. Era il simbolo di Uther Pendragon, re della Britannia.
Dopo quella scena, le altre si susseguirono in rapida sequenza, svolgendosi davanti ai suoi occhi e indicandogli il cammino da seguire. Quando la visione scomparve, tutto gli fu chiaro e una voce di donna gli rimbombò nella mente. «Tutto è deciso, il tempo è giunto!»
«Sono pronto, Dama del Lago!» dichiarò il druido chinando il capo in segno di obbedienza.
«Ogni cosa è adesso riposta nelle tue mani, Merlino. Il destino della Britannia dipende da te» continuò Nimue, poi fu il silenzio.
Il mago indugiò qualche momento nei suoi pensieri, poi ritornò sui propri passi. Sapeva quello che doveva fare ed era ora di mettere in moto gli eventi.
Perché solo se lui avesse agito bene la loro terra avrebbe conosciuto un’epoca di pace e di splendore, con il favore della Grande Dea.
E così sarebbe stato: nessuno si sarebbe posto sulla sua strada.

 

BIOGRAFIA

Kirsty MacGregor, 32enne di origini scozzesi, vive a Roma, dove si è trasferita circa dieci anni fa per studiare all’università La Sapienza. Innamoratasi dell’Italia e di un bel romano, non ha fatto più ritorno in patria. Vive insieme al suo compagno in un casale di campagna nella periferia di Roma. Ricatto d’amore è stato il suo primo romanzo, pubblicato in self, cui ha fatto seguito Il prezzo del peccato. Il Drago di Britannia è il suo ultimo lavoro, una novella ambientata nell’antica Britannia.