L’ ultimo Paleologo
Emanuele Rizzardi
Editore: Cavinato (3 aprile 2017)
Anno edizione: 2017
Pagine: 423 p. , Brossura
Genere: romanzo storico
EAN: 9788869825194
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1453, Ancona. Quattro galee italiche prendono il mare per soccorrere Costantinopoli, assediata dal geniale e terribile sultano Maometto II. Chi le comanda è Alessio, bastardo della casata dei Paleologi, di ritorno a casa dopo un lungo esilio a causa di un turpe delitto. Dopo aver umiliato le navi dell’ammiraglio turco Baltoglu, Alessio sperimenta la durezza dell’assedio e gli attriti fra occidentali e bizantini in una città agonizzante e prossima alla capitolazione. Nella disperata ricerca di alleati, il basileus Costantino XI lo invierà nel Caucaso, presso il regno di Georgia, per portare a compimento una promessa matrimoniale rimandata troppo a lungo. Inseguito da vecchi nemici in cerca di vendetta, giungerà alla corte del duca di Kutaisi dove prenderà parte alla lunga e intricata guerra civile per conquistare il trono di “Re dei Re”, signore di tutta la Georgia.
ESTRATTO
“Dov’è la mia polvere da sparo? Avevo chiesto della polvere da sparo a San Romano due ore fa! I turchi stanno arrivando e le nostre mine sono a secco! Sia maledetto quel lebbroso che non l’ha portata!”
Giustiniani si stava facendo prendere dal panico.
I turchi avevano appena cominciato un nuovo assalto e questa volta era il momento decisivo. Presto sarebbero piombati sul suo bastione.
Maometto aveva ordinato un attacco generale in cui si giocava il tutto per tutto, dove metteva in campo direttamente la sua guardia personale, tenuta nelle retrovie fino a quel momento.
Non poteva continuare oltre, il morale degli uomini non avrebbero retto altre sconfitte, da irrequieti stavano diventando insubordinati e sempre di più lamentavano la durata dell’assedio e il numero spropositato dei morti.
Molti si scoraggiavano sapendo che la città non era mai stata conquistata da un musulmano e cominciavano e far circolare leggende e fatti storici mescolati a fantasia sulle sue mura, i suoi difensori e strani oggetti magici in possesso del basileus.
Perché leggere il romanzo? Esploriamolo assieme all’autore!
- Buongiorno, Emanuele, quando hai progettato questa storia?
Buongiorno a te. L’idea del romanzo nasce diversi anni fa, sei o sette per la precisione. Al tempo avevo in mente di fare un’Opera più piccola e concentrata esclusivamente sul grande assedio di Costantinopoli del 1453, che è sempre stato fra i miei eventi storici preferiti (se non il preferito) ma che purtroppo è relativamente sconosciuto in Italia al di fuori degli ambienti di settore. Con il passare del tempo ho però aggiunto pezzi riguardante la parte ambientata in Georgia che via via sono diventati dominanti. Questo sia per una passione personale che ho per il Caucaso, sia per dare una sorta di continuità alla prima parte del lavoro, permettendo uno sviluppo maggiore della trama e dei personaggi. Fra sospensioni, rimaneggiamenti e pause alla fine l’Opera è stata completata meno di un anno fa.
- Sei stato ispirato da qualche lettura, vecchia o recente?
Non c’è stata una lettura che mi ha fatto “partire” nella stesura del romanzo ma ci sono moltissime opere che personalmente considero formative nella mia passione di lettore che sicuramente hanno lasciato una loro piccola impronta nel mio cammino di scrittore. In particolare direi “Giuliano” di Gore Vidal su tutti, poi i libri di Tolkien, in particolare “Il signore degli anelli” e poi molti altri di tipologia diversa come quelli di Lovecraft e Asimov.
- L’ambientazione è reale o di fantasia?
E’ reale, si svolge attorno al 1453 fra la città di Costantinopoli assediata dai turchi e il regno caucasico di Georgia. È un mondo che in una fase di transizione, fra il vecchio e il nuovo, fra l’antico e il moderno.
- Il romanzo è autoconclusivo o rientra in una serie/saga?
La storia in sé è autoconclusiva, tutti i personaggi nel bene o nel male seguono una strada che si sviluppa e li porta verso un percorso preciso. La Storia però è sempre interessante e se si volesse creare un seguito sarebbe certamente possibile.
- Parlaci dei personaggi e definiscili brevemente con qualche aggettivo. Qualcosa che li renda irresistibili agli occhi del lettore.
Cercando di evitare spoiler, vi darò qualche idea dei personaggi principali, sia protagonisti che antagonisti. Abbiamo un nobile bizantino nato da un amore illegittimo e condannato all’esilio per un grave delitto. Il suo scopo fondamentalmente è quello di riscattare l’onore perduto e trovare un posto nel mondo.
C’è poi un giovane principe georgiano, agguerrito e spavaldo, desideroso di mostrare le sue qualità ma in fondo immaturo e fragile. Un generale turco decaduto, mosso più che altro dalla voglia di vendetta e di poter tornare dalla sua famiglia. Infine, un re georgiano ambiguo e scaltro che più di ogni altra cosa desidera mantenere il suo trono.
Ci sono ovviamente molti altri personaggi importanti, anche femminili ma forse è meglio lasciare che li scopra direttamente il lettore.
- Qual è il pubblico ideale per questa storia? È un testo per tutti o per fasce di lettori ben precise, ad esempio per adolescenti, adulti o è pensato per un pubblico prevalentemente femminile o maschile?
Il romanzo è stato pensato per un pubblico vasto, anche chi non è esperto del settore potrà immedesimarsi nei personaggi e capire l’ambientazione senza troppi sforzi.
- Che tipo di linguaggio hai scelto, per questo romanzo? Colloquiale, forbito, diretto ecc…?
Il narratore parla in terza persona e non è onnisciente. Si tratta di un vecchio monaco che racconta gli eventi ad uno dei suoi novizi. Parla in modo tutto sommato colloquiale, senza risultare eccessivamente amichevole o parziale
- Che cosa desideri comunicare al lettore? C’è un significato nascosto, sotto la trama?
Oltre a raccontare una storia sicuramente interessante, in un’area geografica poco trattata, gli sviluppi e la psicologia dei personaggi sono mossi da vari ideali. Per esempio c’è la tematica del “riscatto”, dell’avere una seconda occasione per rimediare agli errori del passato o per dimostrare le proprie capacità. Simile ma non totalmente identica è la tematica del trovare un proprio posto dove stare. Ci sono anche temi più generici come quello della vendetta o dell’amore.
L’autore si racconta
Sono nato a Legnano (MI) il 22-02-1990, dove attualmente risiedo. Mi sono laureato in lingue presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e lavoro come professionista del marketing nel settore informatico.
Sono appassionato di storia fin da bambino, coltivo un interesse autodidatta particolare per il medioevo bizantino e per il Caucaso, mi sono formato sui saggi dei più noti storici contemporanei e non.
“L’Ultimo Paleologo” è il mio primo romanzo.
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