La ragazza italiana
- Giunti, giugno 2017
- Editore: Giunti
- ISBN: 9788809860438
- 473 pagine
- Lingua: Italiano
- 10 – 11ore di lettura
- 129,000 parole in totale
Sovrastava Antonia; si chinò a baciarla sulle guance. Rosanna lo guardava a bocca aperta. Non le era mai passato per la mente di definire “bellissimo” un uomo, ma in quel momento non le venivano altre parole. Era molto alto e con le spalle larghe; si vedeva che era forte dai muscoli degli avambracci, che la camicia a maniche corte lasciava esposti. Aveva i capelli lisci e neri come un’ala di corvo, pettinati all’indietro per enfatizzare i tratti scolpiti del viso. Rosanna non vedeva di che colore avesse gli occhi, ma erano grandi e luminosi, e aveva le labbra piene, al contempo mascoline, in netto contrasto con la carnagione, insolitamente chiara per un napoletano.
Rosanna provò una strana sensazione allo stomaco, la stessa tensione che sentiva prima di un’interrogazione, a scuola. Lanciò un’occhiata a Carlotta e vide che anche la sorella stava osservando il nuovo arrivato.
Nota dell’autrice su La ragazza italiana
Ho scritto la storia di Rosanna e Roberto molti anni fa, firmandola con il nome di Lucinda Edmonds. Il libro fu pubblicato nel 1996 con il titolo Aria. Nel 2013 i miei editori mi hanno chiesto di recuperare alcuni vecchi lavori. Erano tutti fuori catalogo, ma hanno comunque voluto averne una copia. Mi sono quindi avventurata in cantina, dove ho recuperato gli otto volumi che avevo scritto tanti anni prima. Erano sciupati dall’umidità e ricoperti di sporcizia e ragnatele, ma li ho inviati comunque alle case editrici dicendo che avrei capito se avessero deciso di cestinarli: dopotutto, ero molto giovane quando li avevo scritti. Con mia grande sorpresa, la loro reazione è stata molto positiva. Mi hanno chiesto se fossi interessata a ripubblicarli.
Ripubblicarli significava rileggerli, e come qualsiasi scrittore che ripercorra la propria opera, anch’io mi sono riavvicinata con un senso di trepidazione alle pagine di Aria. È stata un’esperienza bizzarra, perché non ricordavo granché della storia e mi sono fatta coinvolgere come una lettrice qualsiasi, girando le pagine sempre più in fretta per scoprire cosa sarebbe successo. Il libro aveva bisogno di qualche modifica e aggiornamento, ma la storia e i personaggi c’erano. Mi sono messa al lavoro per qualche settimana ed ecco il risultato. Spero vi piaccia.
Lucinda Riley, gennaio 2014
A mio figlio Kit
«Ricorda questa sera,
perché sarà l’inizio dell’eternità.»