Il mistero di Branca Doria

 

IL MISTERO DI BRANCA DORIA

Di

Alessandra Casati

 

TITOLO: Il mistero di Branca Doria
AUTORE: Alessandra Casati
EDITORE: Porto Seguro Editore, Firenze 2017
PREZZO DI COPERTINA: 14, 90 euro
GENERE: Storico, Noir
PAGINE: 183

RICONOSCIMENTI: Terzo classificato al concorso “La città di Murex – tra le pareti della scrittura” 2017

 

Dove trovare il romanzo: IBS

 

SINOSSI:

Leggenda vuole che nella chiesa di San Matteo a Genova, di notte, si aggiri lo spettro di Branca Doria, sanguinario condottiero e uomo politico vissuto tra il XIII e il XIV secolo, autore di un tradimento così feroce da spingere Dante Alighieri a relegarlo nell’ infernale Tolomea, tra i traditori degli ospiti: l’anima di Branca gli fu strappata dal corpo e precipitò all’Inferno, e venne sostituita da un demone, mentre Branca continuava a vivere.
Il fantasma di Branca Doria narra la propria storia, dalla nascita, all’assassinio del suocero Michele Zanche, alla propria morte, sullo sfondo delle vicende politiche e militari dell’Italia medievale, tra cui la guerra tra Pisa, Genova e gli Aragona per il controllo della Sardegna.

 

ESTRATTO:

CAPITOLO 4[…]Presi lo stiletto dal mio stivale, mi alzai e gli andai accanto. Barisone chiuse il portone e mise il chiavistello. Il rumore metallico attirò finalmente l’attenzione di Zanche, che guardò Barisone perplesso, poi guardò me. Aspettai che capisse. Gli avrei dato tutto il tempo che serviva. Volevo che fosse perfettamente consapevole di ogni coltellata che stavo per infliggergli.
-Cosa state facendo? – chiese. La sua voce era dilaniata dall’atroce dubbio che quello che stavamo facendo fosse effettivamente quello che sembrava.
-Hai chiuso, Zanche – dissi, calmo, freddo.
Zanche balzò in piedi, afferrò il coltello da carne, non riuscì a svellerlo dal legno, e mi si gettò addosso a mani nude. Lo spinsi da parte, mandandolo a sbattere contro il tavolo. Calici e piatti si schiantarono sul pavimento. Alzai lo stiletto; Zanche urlò e si riparò con un cosciotto di montone. Riuscì a fermare il colpo e a gridare: – Pietà!
Svelsi il pugnale dal montone, gettai la carne da parte e cercai di colpire di nuovo. Zanche mi afferrò la mano armata. Barisone si avvicinò, ma io lo fermai abbaiando: – No, sta’ indietro! Devo farlo io!
-Lurido traditore! – mi urlò Zanche. – Cosa vuoi da me? Le mie scuse?
Non so a che mi tenni, che non gli sputai in faccia. – Delle tue scuse me ne faccio quello che tu farai delle mie tra poco!
-Vuoi che ti paghi? Vuoi soldi, terre? Ripagherò i miei errori! Finiamola qui! Ti prego, Doria! Lasciami andare e io ti giurò che dimenticherò tutto…Te lo giuro in nome di Dio… Non cercherò vendetta!
-Non trattarmi da idiota, Zanche!
-Pensa a mia figlia! Tua moglie! Lasciami andare! Ti prego! Fallo per Caterina! Sul mio onore di Zanche…
-Il tuo onore di Zanche vale meno dello stinco di montone che hai usato come scudo!
Zanche urlò di nuovo, disperato. Le sue mani erano troppo sudate per trattenere ancora la mia; la liberai e affondai lo stiletto nel suo cuore.Fu allora che accadde.
La primissima cosa che sentii fu un dolore sordo e improvviso alla testa, come se Barisone mi avesse lanciato addosso qualcosa. Voltai la testa di scatto verso di lui, ma Barisone era immobile dove l’avevo lasciato. Incrociò il mio sguardo e assunse un’espressione allarmata. Non sapevo cos’avesse visto, anche se adesso, col senno di poi, un’idea ce l’avrei.
Disse qualcosa, ma non lo sentii, per via del ronzio che mi riempì le orecchie. Mi si annebbiò la vista e un attimo dopo il pavimento viscido di sangue era sotto la mia guancia e le mie mani. Le dita mi si erano serrate sul pugnale.
Mi si chiuse la gola ed ebbi la sconcertante sensazione che mi si stesse anche fermando il cuore. In preda al panico, tentai di alzarmi, ma non ci riuscii. Sentii un gran freddo, un freddo impossibile, e poi divenne tutto nero.

[…]

 

BIOGRAFIA AUTRICE

Alessandra Casati è nata a Monza (MB) nel 1994. È diplomata al liceo classico, laureata in Lettere moderne e frequenta l’ultimo anno della magistrale in Filologia, Letteratura e storia dell’Antichità. Dopo essersi classificata prima in Lombardia col concorso Rai “La Giara” nel 2014, ha pubblicato il suo primo romanzo, “Emographomenon”, nel 2015, seguito da “Amor ch’a nullo amato amar perdona” (Giovane Holden Edizioni 2015), vincitore del concorso Giovane Holden, “Aemilianus” (Montedit Edizioni 2016), vincitore del premio Jacques Prévert, e “Il mistero di Branca Doria” (Porto Seguro Editore, 2017), classificato terzo al concorso La città di Murex: tra le pareti della scrittura.