Oblivion

Oblivion: (Cronache dell’Al-di-fuori)

  • Formato: Formato Kindle
  • Lunghezza stampa: 172
  • Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
  • Lingua: Italiano
  • ASIN: B07639M8ZK

 

Link d’acquisto: https://www.amazon.it/Oblivion-dellAl-fuori-Aurora-Stella-ebook/dp/B07C9SNDFC/ref=sr_1_12?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1526154986&sr=1-12&keywords=oblivion

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 Aurora Stella ritorna con un’altra opera in cui si mescolano fantascienza, attualità, speranza e amore.
Due vite che si incontrano per caso in un mondo ostile.
Una verità che può distruggere il mondo.
Un gesto di coraggio che può cambiare il destino di tutti.
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TRAMA
In procinto di essere sacrificato al Demone che governa l’Aldisotto, Eridan scopre una verità che porterà con sé: il mondo in cui vivono è un luogo chiuso.
Il suo nome, tra la sua gente, verrà dimenticato. Il suo amore per la famiglia e per la sua promessa sposa lo hanno portato a compiere un passo falso e a divenire un sacrilego.
Il segreto che il nonno gli rivela, poco prima della cerimonia che lo condannerà a morte, contiene in sé un barlume di speranza: qualcuno di loro, condannato alla sua stessa sorte, è riuscito a salvarsi. Non tutto, quindi, sembra essere perduto.
Nell’Aldisotto, nata da un utero artificiale, Nara muove i primi passi in un ambiente ostile. Gli esseri umani che lo abitano, solo in apparenza, sembrano esseri civili.
Quando i due ragazzi si incontreranno, per entrambi si aprirà una nuova consapevolezza. Costretti a fuggire per salvare le loro vite, dovranno misurarsi con forze più grandi di loro, cercare di ripristinare l’equilibrio tra le loro genti e ricordare ciò che, da tempo immemore, è stato dimenticato.

«Se la nostra gente volesse, grazie agli alberi, potremmo accorciare notevolmente le distanze, ma poi ci si renderebbe conto della tragedia che ci circonda, le persone conoscerebbero la Verità» continua. «Quale Verità?» domando incuriosito. «Che il nostro mondo è un mondo chiuso».

 

LEGGI QUI LA RECENSIONE COMPLETA PUBBLICATA SU LES FLEURS DU MAL

 

Due personaggi Nara e  Eridan affrontano, ognuno a suo modo, la ricerca della verità rendendosi sempre più consapevoli di una verità liberatoria ma distruttiva ( del loro imprinting sociale ) che il loro mondo è

“Un mondo chiuso, con confini reali e un qualcosa di sconosciuto che sta al di fuori.

 E noi siamo in preda di un rigido controllo, in preda di :

una percezione della vita che in realtà non è quella

[…]

Leggere Oblivion è leggere il percorso simbolico, gnostico di un’anima che passa da un mondo prigione dotato di confini che nessuno valica in virtù di un tabù falso (nel nostro sono gli assunti cultural-religiosi che sono il nostro nutrimento fin da piccoli) e la capacità di rendersi conto che, il mondo che vogliamo vedere, è soltanto un ologramma. O una proiezione.

Per raggiungere il nesso, l’origine di ogni cosa, serve un atto scioccante come quello di Eridan E Nara. Per imparare da loro non resta che farvi rapire dal libro.”

(Alessandra Micheli)

 

UN ESTRATTO

Finito il pasto si siede con la schiena su una delle pareti allargando le gambe e mi fa segno di andare là. Mi fa sedere e poggiare su di lui. Al contatto con il calore del suo corpo smetto di rabbrividire mentre l’acqua fuori continua a scorrere. Carezzandomi i capelli Eridan comincia a cantare e alla fine mi rilasso, addormentandomi al sicuro tra le sue braccia. Il ticchettio delle gocce di pioggia e lo scoppiettio del fuoco, cullano il nostro sonno. Il fuoco è una magnifica invenzione e quel che mi stupisco è che nessuno della mia gente sa che esiste. Forse il ricordo ci è stato estirpato per evitare che il nostro mondo venisse distrutto. Deve esser l’unica spiegazione. Come pure il fatto che nessun ologramma riporti la pioggia.
Questo è stata in assoluto lo spettacolo più bello e triste a cui entrambi abbiamo assistito.
Quando la mattina seguente apro gli occhi, Eridan è sdraiato accanto a me e mi circonda la vita con il braccio. Mi accoccolo ancora di più verso di lui. Non so cosa farei se non ci fosse. Per tutto il tempo che ho vissuto in quello che lui chiama Aldisotto mi sono sentita sola e senza scopo. E’ vero avevo Ftu, ma non la compagnia di un mio simile. Nessuno ha mai veramente interagito con me e nemmeno ne aveva l’intenzione. Qui fuori l’unico freddo che sento proviene dall’ambiente. Ma il cuore di Eridan scalda anche il mio. Una lacrima, senza che io possa impedirlo scende dai miei occhi.

 

Prendetevi un paio di minuti per gustarvi la storia in movimento!

 

2 Risposte a “Oblivion”

    1. Prego, è stato un piacere! E’ sacrosanto dare visibilità a chi non ha “santi in Paradiso” ^_^

I commenti sono chiusi.