Paradox

PARADOX

di

 ADRIANA MOCCIA

 

  • Formato: Formato Kindle e cartaceo
  • Lunghezza stampa: 457
  • Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
  • Lingua: Italiano
  • Prezzo: 5.49 Euro
  • Cartaceo: 17,99 Euro

https://www.amazon.it/Paradox-Adriana-Moccia-ebook/dp/B06ZZRNKKX/ref=tmm_kin_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1509216108&sr=8-5

SINOSSI:

 

Lunghi capelli castani e grandi occhi nocciola. Amanda Evans è una diciassettenne nata e cresciuta in California. Vittima di tragici eventi, perde i genitori ed è costretta a trasferirsi da suo zio Vincent, uno stimato avvocato che vive in Italia. Amanda cade in una pericolosa depressione che la induce a isolarsi dal mondo. Successivamente iniziano ad accaderle vicende inspiegabili e spaventose, finché, un giorno, arriva a scuola Roberto: un nuovo studente dai lineamenti perfetti e gli occhi a mandorla color ghiaccio. Da quel momento la vita di Amanda prende una svolta. Quando è con lui riesce a mettere da parte le sofferenze e i ricordi dolorosi. Ben presto però capisce che Roberto nasconde un segreto. Le anime dei due protagonisti sono legate da una missione che lui deve compiere: salvare Amanda da un pericoloso destino. Tuttavia la scelta di stare insieme metterà in pericolo entrambi, conducendoli in un costante bilico tra la vita e la morte.

 

Paradox è un racconto drammatico e colmo di suspense, che vede due ragazzi legati da un amore che li salva e li distrugge nello stesso tempo, ma è anche una storia di speranza per i protagonisti che, tramite un percorso psicologico e spirituale riescono a riassaporare la perduta gioia di vivere.

 

 

ESTRATTO:

Procedemmo verso il retro dell’edificio, passando vicino al portone principale con le statue dei due angeli, e scendemmo lungo una scala a chiocciola fatta di mattoni in pietra calcarea.

Entrammo nei sotterranei del mausoleo. La sala in cui ci condussero era stretta, umida e priva di finestre. Alle pareti erano affisse grosse catene di ferro. Erano semplicemente reperti storici di quel posto antichissimo o venivano ancora usate per qualche macabro scopo? Fui scossa da un brivido gelido. Si sentiva nell’aria un odore d’incenso, mentre alcuni lumini negli angoli rischiaravano debolmente la stanza potenziandone l’aspetto sacrale. I cinque guardiani si fermarono in una posizione che evidenziò di nuovo l’esistenza nella setta di una gerarchia.

Ci sedemmo di fronte a loro su una panca di marmo freddo. Riconobbi dal medaglione d’oro che portava al collo quello che poco prima ci aveva fatto segno di seguirlo. Si era fermato al centro della stanza.

Adesso era distante pochissimi metri. Si sfilò il cappuccio e riuscii a scorgerne il viso.

 

 

Perché leggere il romanzo?

Esploriamolo assieme all’autore!

  • Quando hai progettato questa storia?
  • Ho iniziato a scrivere Paradox quando avevo 18 anni. È una trilogia di cui ho appena pubblicato il primo volume, quindi è stato un percorso abbastanza lungo.
  • Sei stato ispirato da qualche lettura, vecchia o recente? Hai qualche modello di riferimento, per scrivere i tuoi romanzi?
  • Non ho trovato un particolare modello di riferimento per la stesura di Paradox, considerando che amo creare storie inedite, però credo sia inevitabile assorbire un po’ di tutto quel che leggiamo. Il mio interesse per i generi letterari è abbastanza vario, va dalla letteratura inglese classica fino all’horror di Bram Stoker e poi agli scrittori contemporanei, e di questi ultimi amo la Rowling. Però Paradox non ha nulla a che fare con la magia, né con i vampiri, licantropi o angeli caduti. Ripeto è un paranormal inedito.
  • L’ambientazione è reale o di fantasia?
  • Le ambientazioni sono reali con però l’aggiunta di particolari che sono frutto della mia fantasia.
  • Parlaci dei personaggi e definiscili brevemente con qualche aggettivo. Qualcosa che li renda irresistibili, agli occhi del lettore.
  • La protagonista è Amanda, diciassettenne che affronta un periodo molto critico della sua vita… la definirei Introversa, sensibile e intelligente.
  • Roberto invece ha diciannove anni. Bello, misterioso, sfuggente… e nasconde un oscuro segreto…
  • Che cosa desideri comunicare al lettore, con questo romanzo? C’è un significato nascosto, sotto la trama?
  • Ciò che spero di trasmettere ai lettori è esattamente quel che io cerco dai libri… qualcosa che possa sorprendere ed emozionare. Una storia nuova non sentita e risentita… una trama che contenga diverse sfumature di genere: romanticismo, riflessioni psicologiche, dramma, fantasia e magari ci aggiungerei anche un pizzico di horror e una bella spolverata di suspense. La storia avrà un significato diverso per ogni lettore. È un mistery e credo che vada a toccare l’interpretazione personale dei singoli lettori.

 

https://www.youtube.com/watch?v=eKLKzDwpMAU

L’autore

Adriana Moccia è nata nel 1990 a Sorrento, splendida cittadina del Sud, situata fra il golfo di Napoli e la costiera Amalfitana, dove è cresciuta e dove vive insieme a suo padre. Sin da piccola è avida lettrice e collezionista di romanzi e dedica il tempo libero alla scrittura creativa. Di fede cristiana e figlia di genitori musicisti, è cresciuta amando la musica e adora cantare. Ha vissuto un’infanzia difficile a causa della separazione dei genitori e alla lontananza da sua madre. In questo periodo trova supporto in suo cugino Roberto, purtroppo stroncato poco tempo dopo da una malattia, e al quale ha dedicato Paradox. Oltre alla letteratura, la sua materia preferita a scuola era Storia dell’Arte: l’architettura gotica, i castelli medioevali e l’espressione vittoriana dell’arte funeraria sono i suoi stili artistici preferiti e hanno ispirato le scenografie di questo romanzo. Dopo essersi diplomata al liceo artistico, intraprende gli studi di recitazione e cinematografia. La lettura e la scrittura sono il suo rifugio e il cinema il suo mondo. Ha scritto Paradox sviluppandolo con un occhio più da regista che da scrittrice. Si definisce estremamente fantasiosa ed empatica. Questi due aggettivi che la caratterizzano sono stati l’impulso per l’ideazione e la pubblicazione di Paradox. La parte empatica di sé, invece, ama far emozionare le persone, e spera, con Paradox, di esserci riuscita.