Un caffè con Raffaello

     UN CAFFÈ CON RAFFAELLO

di Marilena Boccola

Editore: HarperCollins Italia
Collana: digitale eLit
Genere: Romance contemporaneo
Prezzo ebook: € 3,99
Data pubblicazione: 28/09/2018
Pagine: 230
Autoconclusivo

 

SINOSSI

Un trio indissolubile, quello formato da Melissa, Caterina ed Edoardo, studenti fuori sede all’università di Urbino. Qualcosa però, all’inizio dell’ultimo anno accademico, si incrina tra Edo e Cate, a causa dell’arrivo nella vita della ragazza del misterioso Raf. Lei ne sembra irrimediabilmente affascinata, anche perché, durante i loro incontri, lui le parla della vita e delle opere di Raffaello, argomento della sua tesi di laurea, e lo fa come se si identificasse totalmente con l’artista. Edo, che ha cominciato a provare per Cate qualcosa di più di una semplice amicizia, cerca di dissuaderla dal fidarsi di un uomo che non le promette nulla e che sparisce per intere settimane senza lasciarle nemmeno un recapito. I due finiscono per litigare molto spesso e lui teme che rivelarle di essersi innamorato possa decretare la fine della loro amicizia e non l’inizio di una storia d’amore. Se solo quel Raf, che nessuno di loro amici ha mai conosciuto, sparisse dalle loro vite esattamente come è arrivato…

Titoli della stessa autrice usciti su eLit:

1) Baci, sabbia e stelle
2) Nella rete di Shakespeare

 

 

Un caffè con Raffaello – estratti

«Onestamente, vedere Edo allupato mi fa specie…»
«Esagerata! Semplicemente stava dando corda a una ragazzina che l’aveva notato… è abbastanza normale per un musicista essere circondato da fan. Tanto più che, diciamocelo, lui non è niente male…»
«Ah, no? A esser sincera, non ho mai guardato Edo da questo punto di vista… e poi gli anni scorsi non mi sembra che avesse chissà quale seguito…»
«A parte il fatto che la band è decisamente migliorata da quando hanno cambiato il cantante, non dirmi che Edo non è un bel ragazzo?!»
La guardo, dubbiosa.
«Cate, è inutile che fai quella faccia! Edo, con quei capelli neri un po’ lunghi, la barba incolta, gli occhi scuri e penetranti ha indubbiamente il suo fascino… per non parlare del fisico! È alto, prestante…»
Sbuffo. «I capelli e la barba sono così perché è troppo pigro per tagliarli con costanza!» protesto.
«Quello che conta è il risultato… e per il resto, non dirmi che la luce divertita che ha sempre in fondo agli occhi non sarebbe in grado di far impazzire una donna?!»
«Infatti, a volte mi manda in bestia! Anche quando non vedo la luce, per la verità; mi basta il tono irritante della sua voce per sentirmi presa in giro…»
«Tu non fai testo perché sei sua amica, se ne fossi innamorata sarebbe tutta un’altra cosa.»
L’ascolto stranita, incapace di ipotizzare situazioni che non ho mai osato nemmeno lontanamente immaginare.

 

 

«Perché non mi vuoi dire niente di te?»
«Ti sto dicendo tutto di me…»
Ho sbuffato. «Immagino che tu ti sia reso conto…»
«Che pendi dalle mie labbra? Sì» mi ha interrotto, spettinandomi affettuosamente. «Sei un’allieva meravigliosa, prometti bene!»
«Grazie, ma veramente… intendevo…»
«So cosa intendevi.» Mi ha guardato negli occhi, serio, e io non ho avuto il coraggio di aggiungere nulla. «Questo è tutto quello che ti posso dare, bambina.» Si è chinato verso di me e, incredibilmente, mi ha sfiorato le labbra in un bacio delicato.
Le orecchie hanno iniziato a fischiarmi per l’emozione e il cuore si è messo a correre come un cavallo impazzito, anche se in fondo era chiara in me la consapevolezza che Raf non ricambia i miei sentimenti come io vorrei.

 

Sento Edo mormorare qualcosa nel sonno. «Cate…»
Pronuncia il mio nome in un modo talmente dolce da farmi sciogliere. Sembra profondamente addormentato e mi stringe sempre più forte a sé.
Oddio, e adesso cosa faccio?
Dovrei svegliarlo, ma… sto così bene qui fra le sue braccia; è passato davvero troppo tempo dall’ultima volta in cui un uomo mi ha abbracciata in un letto. Decido di aspettare ancora un po’. Stavolta, non mi sbaglio, deve avere proprio una potente erezione perché sento inequivocabilmente qualcosa di duro premere contro le natiche.
No, no! Così non va… Edo è un mio amico, non posso stare a letto con lui! E Raf?
Immagino i suoi occhi scuri accusarmi.
Ecco! Ho rovinato tutto!, mi rimprovero.
Quando sento una mano risalire da sotto il cotone della maglietta, fino a sfiorarmi un seno, salto su come una molla e urlo: «Fermo! Cosa diavolo stai facendo?».

 

Perché è tutto così complicato, quest’anno? Quando hanno iniziato a cambiare le cose tra di noi? Rivoglio il mio amico.
«A cosa stai pensando?»
«A Edo…» ammetto con sincerità.
Melissa mi guarda maliziosa. «Cos’è successo stanotte? Raccontami!»
«Stanotte non è successo assolutamente niente!» rispondo, offesa.
«Hai dormito da lui…»
«Hai detto bene: ho dormito!»
«Sì, ma con lui…»
«Meli! Quante volte è già successo che abbiamo dormito insieme noi tre?»
«Noi tre, non voi due…»
«Ti sbagli! Abbiamo dormito insieme sul divano anche quella volta che ti sei ubriacata tu.»
«Sarà! Ma da allora mi sembra che sia cambiato qualcosa…»
«Hai ragione! È diventato più stronzo nei miei confronti!»
«Secondo me è geloso!»
La guardo interrogativa.
Fa sì con la testa rispondendo alla mia domanda, anche se non l’ho nemmeno formulata. «E anche tu lo sei…»
«Ti sbagli, io voglio Raphael.» Un brivido mi percorre la spina dorsale al pensiero dei suoi occhi penetranti che mi scrutano. La reazione del mio corpo mi rassicura rispetto a quello che voglio realmente, tanto da farmi decidere di non badare al calore che, al contempo, mi invade le guance quando l’immagine di Edoardo, disteso tra le lenzuola a torso nudo e con i capelli scomposti, mi attraversa la mente in modo del tutto inaspettato.

«Non ne vale la pena, lo capisci?» Mi solleva il viso verso di lui, tenendomi le guance tra le mani.
«Io…» singhiozzo. «… io… credo di essermi innamorata, ma lui non mi vuole.» E giù a piangere sempre più forte.
Edo stringe i denti – vedo la sua mascella contrarsi – ma non dice nulla. Lascia che i singhiozzi mi scuotano le spalle e continua ad accarezzarmi dolcemente la testa e la schiena, fino a quando il suo tocco caldo e rassicurante piano piano mi calma. Ormai stremata, mi fa sdraiare sul divano, senza smettere di stringermi forte a sé, e inizia a disseminarmi la fronte, gli occhi e le guance di piccoli baci consolatori. La vicinanza del suo corpo vigoroso rianima la fiammella che si accende in me ogni volta che sto con lui, ma adesso i suoi baci apparentemente innocui la stanno trasformando in un incendio che sento divampare improvviso e devastante dentro di me. «Non piangere, non ne vale la pena, credimi!» ripete in un sussurro, tornando poi ad asciugarmi le lacrime con le labbra.
Apro gli occhi di scatto e dall’espressione che assume il suo viso sono certa che ha notato l’eccitazione che si sta facendo strada in me. Che donna assurda sono! Amo Raf, ma in questo momento desidero Edo, mi dico prima che le nostre bocche si cerchino contemporaneamente in un bacio che si fa subito più esigente e al quale mi ritrovo a rispondere con una passione che non credevo di possedere.

Mossa da una smania che non ho mai provato prima, salgo a cavalcioni sopra di lui, continuando a baciarlo con foga. Solo il tempo di sfilarmi la maglia e torno a catturare le sue labbra, a inseguire la sua lingua irruente che cerca la mia. Gli tiro il maglione e glielo tolgo come assatanata, mentre i suoi occhiali volano sul pavimento e le mie dita scorrono sui muscoli guizzanti del suo torace. Sospiro e mugolo come una bestia ferita, continuando a sfregarmi contro la sua eccitazione, evidente sotto i pantaloni della tuta.
Infilo una mano oltre l’elastico, fin dentro ai boxer, e lo accarezzo con forza. Lui soffoca un gemito, mi morde le labbra, mi lecca il collo, risale verso l’orecchio; un brivido mi scuote dalla testa ai piedi, sento i capezzoli tesi premere contro il pizzo del reggiseno. Edo, il respiro affannoso, sembra cogliere la mia impazienza e con un’abile mossa delle dita lo slaccia, restando per qualche secondo a guardare, estasiato, i miei seni nudi davanti ai suoi occhi. Esita, poi inizia ad accarezzarli e a succhiarli, affamato. Le sue mani sono roventi e vibranti a contatto con la mia pelle e mi fanno rabbrividire di piacere. Le cortine della passione sembrano essere scese sulla mia mente fino a obnubilarla del tutto: ormai sono una nave in balia delle onde, alla completa mercé dei sensi e degli istinti.
Impaziente, mi tolgo i pantaloni e gli slip in un solo gesto e abbasso i suoi boxer, facendoglieli scorrere lungo le cosce muscolose, ma quando sto per sedermi sul suo sesso teso, totalmente in preda alla frenesia più irrazionale, il suo: «No!» strozzato mi blocca.
«Cate…»
È evidente che gli costa fatica fermarmi.
«Era da tanto tempo che avevo un bisogno disperato di toccarti così, ed è questa la mia unica giustificazione, ma non voglio che avvenga in questo modo.»

 

 

Perché leggere il romanzo?  Esploriamolo assieme all’autrice!

  • Buongiorno, MARILENA BOCCOLA, quando hai progettato questa storia?

Spesso capita che un ricordo, un dialogo sentito per caso, un’intuizione, una canzone, un’immagine o una lettura siano la mia fonte d’ispirazione dalla quale, anche a distanza di tempo, può scaturire una storia senza che ci sia stata alcuna volontà di progettarla. Nel caso di “Un caffè con Raffaello”, possiamo dire che tutto è partito qualche anno fa da un week end a Urbino, città natale di Raffaello Sanzio.

  • Sei stata ispirata da qualche lettura, vecchia o recente?

L’ispirazione per questo romanzo è arrivata dopo la visita alla casa natale di Raffaello Sanzio a Urbino. Una volta deciso che avrei scritto un romanzo che avesse a che fare con il grande pittore del Cinquecento, mi sono documentata riguardo alla sua vita e alle sue opere leggendo numerosi testi di storia dell’arte.

  • L’ambientazione è reale o di fantasia?

L’ambientazione è reale: Urbino è una magnifica città delle Marche ricca di storia e cultura e merita senz’altro una visita tra il sali scendi dei suoi vicoli e i numerosi palazzi degni di nota, tra questi soprattutto il meraviglioso palazzo ducale, sede della galleria nazionale delle Marche.

  • Il romanzo è autoconclusivo o rientra in una serie/saga?

Come tutti i miei romanzi, “Un caffè con Raffaello” è autoconclusivo.

  • Parlaci dei personaggi e definiscili brevemente con qualche aggettivo. Qualcosa che li renda irresistibili agli occhi del lettore.

I personaggi principali del mio romanzo costituiscono un insolito trio amoroso composto da Caterina ed Edoardo, studenti universitari presso l’Università di Urbino ai quali si aggiunge il misterioso Raf la cui comparsa fa ingelosire Edoardo, facendogli scoprire di provare qualcosa di più di una semplice amicizia per Caterina, ormai irrimediabilmente invaghita di colui che si è assunto il compito di aiutarla nella sua tesi di laurea incentrata proprio sulla pittura del suo omonimo Raffaello Sanzio.

Caterina è appassionata e ingenua, Edoardo è ironico e geloso, Raf è tenebroso e affascinante.

  • Qual è il pubblico ideale per questa storia? È un testo per tutti o per fasce di lettori ben precise, ad esempio per adolescenti, adulti o è pensato per un pubblico prevalentemente femminile o maschile?

Credo che “Un caffè con Raffaello”, anche se potrebbe essere definito un Young adult, possa rappresentare una lettura trasversale diretta a tutti coloro che desiderano emozionarsi con un romanzo che aiuta a scoprire numerosi segreti di un pittore universale.

  • Che tipo di linguaggio hai scelto, per questo romanzo? Colloquiale, forbito, diretto, ecc…?

Lo stile, nonostante il romanzo offra l’opportunità di fare un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte italiana, è semplice e diretto, coinvolgente e ironico.

  • Che cosa desideri comunicare al lettore? C’è un significato nascosto, sotto la trama?

In tutti i miei romanzi traspare il mio approccio alla vita, per cui credo che anche in questo caso sarà possibile leggere il  messaggio positivo che ho voluto lanciare e che si riassume in questa citazione: … la vittoria della vita sulla morte, il trionfo dell’amore sulla paura di camminare sull’orlo del precipizio, anche se vivere, in fondo, non è altro che questo.

  • Hai usato una tecnica particolare, per scrivere questo romanzo?

La particolarità di questo romanzo è essenzialmente quella di partire quasi dalla fine. Infatti, inizia con una scena ambientata ad aprile per poi percorrere a ritroso i mesi precedenti prendendo il via da ottobre dell’anno prima fino a quando la storia si ricongiunge con la scena iniziale e da lì si conclude.

 

BIOGRAFIA AUTRICE

Marilena Boccola è un’appassionata lettrice che scrive da sempre per il puro piacere di farlo. Laureatasi a Padova in Scienze Politiche, vive a Mantova con il marito e due figli e lavora presso una cooperativa sociale.
Fin da piccola ha tenuto un diario e negli anni ha scritto diversi racconti, tra cui alcuni per i suoi bambini. Uno di essi, Il Ragno Luigi, vincitore del concorso letterario Racconti nella rete 2011, è stato pubblicato nell’omonima antologia edita da Nottetempo.
Romantica e sognatrice, negli ultimi tempi si è cimentata nella scrittura di romanzi rosa senza tralasciare un pizzico di erotismo. A partire dal 2015, ha pubblicato in self Una casa per due, Una vita in più, Abbracciami più forte, la raccolta Abbracciami, è Natale e altri racconti, Sposa per vendetta e il suo seguito Maledetta gelosia riscuotendo apprezzamenti e recensioni favorevoli.
Con HarperCollins Italia ha pubblicato in digitale i romanzi Baci, sabbia e stelle (giugno 2016) e Nella rete di Shakespeare (settembre 2017) raccolti in un’unica edizione cartacea nella collana eLit Harmony a luglio 2018.
Positiva e solare, è convinta che la vita ricambi nello stesso modo chi le sorride.