Il segno della tempesta

SCHEDA
Titolo: Il segno della tempesta
Autore: Francesca Noto
Genere: fantasy romance
Target: young adult 13/18 anni
Editore: Astro edizioni Srls
Collana: Fantasy romance
Pagine: 352 pg
Prezzo: 14,90 euro
ISBN-EAN 978-88-99768-08-9
Uscita aprile 2016

Strillo
Risveglia i nodi. Temi la tempesta, e il suo guerriero.
Chi sceglie questo libro, legge anche:
Cassandra Clare, Shadowhunters, Mondadori 2016.

Il libro
Lea Schneider ha un dono, o forse una maledizione. Riesce a percepire con impressionante chiarezza le emozioni altrui. È sempre stato un fardello complicato da gestire, in grado di trasformare la sua adolescenza in un inferno. In preda a strani sogni premonitori, Lea fugge verso la regione più selvaggia della Florida, dove è stata concepita vent’anni prima.
Ciò che non sa è che quel viaggio ‒ come il suo dono ‒ fa parte di un disegno più grande. Chi è Sven, il ragazzo senza un passato e dotato di capacità ben più potenti delle sue? Nuove forze scoprono le carte di una
partita antica, di cui i due giovani sono il fulcro.
Lea e Sven si troveranno nel mezzo del conflitto tra i Waerne, antichi guardiani della nostra realtà, e i Fjandar, asserviti a esseri che di questo universo non fanno parte, ma che diverse volte hanno interferito con le sue
sorti. Mentre un portale tra i mondi rischia di essere profanato, Lea dovrà trovare il coraggio di guardarsi dentro e affrontare le proprie paure.
Intanto, Ragnarök, il crepuscolo del mondo, si avvicina…

ESTRATTO 1

«È finita. Avresti dovuto pensarci prima. Avresti dovuto scegliere con più astuzia da che parte stare, e non puoi dire che non ti abbia avvertito. Ma sei solo… e morirai da solo, Valoisa, con la runa di Thurs incisa sul cuore. Questo è il tuo wyrd». La sua voce era come mercurio, liquida, cromata, veleno concentrato in ogni sillaba che pronunciava.
«Vai all’inferno…», ebbe la forza di pronunciare, inghiottendo una boccata di sangue. Parole appena udibili, che si persero in un debole rantolo. «Questo è il tuo wyrd, figlio di puttana!».
«Certo, tu comincia pure a mostrarmi la strada, intanto», ribatté l’altro, con una bassa risata malevola. «Perché Valoisa muore stanotte».
L’uomo sollevò la mano. Stringeva qualcosa nel pugno, qualcosa di allungato e scintillante. Era il bagliore dei lampi, o la sua mano a brillare di una sinistra aura opalina? Non ebbe il tempo di chiederselo. Vide il braccio di lui fermarsi all’apice, e poi calare in un affondo violento. Sentì la punta metallica piantarglisi nel petto, penetrare sopra la clavicola sinistra, inchiodandolo al suolo. Sgranò gli occhi, inarcando la schiena in un movimento convulso, mentre quello che aveva creduto il limite massimo del dolore raggiungeva un livello nuovo, proiettandolo in un baratro ancora più profondo. Fu allora, fissando con i propri occhi sconvolti quelli del suo avversario, che comprese che, per quanto potesse sembrare impossibile, la sua sofferenza era soltanto all’inizio.
Scoprì in quel momento che era ancora in grado di urlare.

ESTRATTO 2

Rialzò il viso verso di lui, e lo vide sorridere. Quando le loro labbra si incontrarono, non fu come quella prima confusa volta a Key West, un indugiare inconsapevole in un desiderio che era rimasto tale senza concretizzarsi. Per un attimo si guardarono negli occhi, poi Lea serrò le palpebre e si lasciò andare alle sensazioni. Giù ogni barriera, accogliendo le emozioni di lui come se fossero le proprie. Gli strinse le braccia al collo e dischiuse le labbra, desiderando un contatto più profondo e sensuale. Il suo sapore era quello che aveva sempre immaginato, mentre le loro lingue si trovavano, intrecciandosi in una danza selvatica e istintiva, come se in quel bacio si fossero ritrovati dopo un’eternità, una volta di più.
Sentì le sue grandi mani nervose accarezzarle il busto e insinuarsi con dolcezza sotto la t-shirt, sfiorando la pelle nuda, tracciandovi sopra spirali lievi, delicate e potenti al tempo stesso. E non ebbe neanche il tempo di capire se le sensazioni che provava, e quel desiderio caldo come un falò sotto un cielo estivo, appartenessero soltanto a lei o fossero intrecciati a ciò che provava lui. Sapeva però di non essersi mai sentita così, tra le braccia di un uomo. Allora lasciò che accadesse. E che Sven la riconducesse a casa.

ESTRATTO 3

«Lo ricordi, vero?», incalzò in quel momento Julma, facendo un passo avanti. I suoi occhi erano abissi di un’oscurità insondabile. La forza della sua mente continuava a inchiodarlo sul posto, prospettandogli possibilità inattese. «Ti hanno temuto, scacciato. Ucciso. Gli uomini hanno paura di chi è diverso, di chi è potente. Hanno avuto paura perfino dei tuoi miracoli». Un altro passo. Le sue mani sembravano scintillare come d’acciaio cromato. «Eri tu. Sei sempre stato tu, in mille vite prima di queste, il rinnegato che hanno colpito con sassi e bastoni, il martire bruciato sul rogo. Valoisa, colui che porta la luce. Ma non la vogliono, la tua luce, non nel modo in cui hai sempre pensato. È questa l’umanità che vuoi proteggere? È questa la gente che merita il tuo perdono?».
La pressione si fece insopportabile. Sven rialzò lo sguardo in quello vorticante di oscurità dell’altro. Arricciò le labbra, scoprendo i denti serrati in una smorfia selvatica. «Ci sei sempre stato tu, dietro alle loro paure», dichiarò, la voce così bassa e profonda da sembrare essa stessa il brontolio cupo del tuono.
E quella voce si levò in un ruggito: «Ci sono sempre stato io, a vegliare sui loro incubi».

 

 

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Perché leggere il romanzo?

Scopriamolo assieme all’autrice!

 

Buongiorno, Francesca, quando hai progettato questa storia?
Molto tempo fa! 😃 Era il lontano 1999, quando per la prima volta sono stata in Florida, ed è stato proprio lì che questa storia ha iniziato a prendere forma nella mia mente. Da allora, per arrivare alla sua versione definitiva, che è del 2016, è cambiata parecchio, come potete immaginare. Si può dire che sia cresciuta insieme a me e alle mie esperienze.
Sei stato ispirato da qualche lettura, vecchia o recente? Hai qualche modello di riferimento, per scrivere i tuoi romanzi?
Potrei dire che un po’ tutto quello che leggo finisce per ispirarmi quando scrivo, soprattutto per quanto riguarda lo stile. E per questo credo che chi vuole scrivere non deve mai smettere di leggere. Di sicuro, dal punto di vista stilistico, gli autori a cui mi sono maggiormente ispirata sono Banana Yoshimoto, William Gibson e Stephen King. Ultimamente, sono rimasta folgorata dall’autrice di New Orleans Poppy Z. Brite. Poesia pura! 😃
L’ambientazione è reale o di fantasia?
L’ambientazione di base è nel nostro mondo moderno, ma poi ci sono elementi fantastici profondamente incastonati nella storia. Ho voluto inserire nella trama la mia personale versione della mitologia norrena, che è quella che amo di più.
Parlaci dei personaggi e definiscili brevemente con qualche aggettivo. Qualcosa che li renda irresistibili, agli occhi del lettore.
Ahah, questa è difficile! XD Comunque, potrei dirvi che Lea, la protagonista femminile, non è la solita giovane donna super-bella, super-sexy, super-brava in tutto quello che fa. E’ una ragazza come ce ne sono tante, che però dalla sua parte ha un’empatia fuori dal comune e la determinazione a trovare il suo posto nel mondo, senza accontentarsi del “non è il mio sogno, ma va bene così”. Quanto a Sven, il protagonista maschile: posso solo dirvi che è una persona buona, con più di un guaio irrisolto nel suo passato, e che dovrà trovare il coraggio di affrontare una strada difficile.
Che cosa desideri comunicare al lettore, con questo romanzo? C’è un significato nascosto, sotto la trama?
C’è un messaggio che, attraverso la metafora del fantasy, ho sempre voluto offrire, ed è quello che, in fondo, ognuno di noi è speciale, e ha qualcosa di unico dentro di sé; e non bisognerebbe avere paura di ciò che ci rende diversi dagli altri, ma avere il coraggio di non accontentarsi e comprendere qual è davvero il motivo per cui siamo qui; perché, quando si ha l’audacia di perseguire un sogno e scegliere di essere felici, tutto, nel mondo, cospirerà per farci arrivare esattamente lì, dove volevamo essere. 😊

 

L’autore
Francesca Noto è giornalista e traduttrice di romanzi e riviste.
Appassionata di heroic fantasy, scherma medievale, equitazione, giochi di ruolo e videogiochi fin da bambina, è stata caporedattrice del magazine “Pokémon Mania”, nonché docente di Game design allo IED di Roma. Il suo lavoro e i suoi interessi l’hanno spesso condotta all’estero, in particolare negli Stati Uniti, paese a cui è molto legata.

 

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