L’ombra di cenere

 

L'ombra di cenere
  • Lunghezza stampa: 124
  • Editore: HarperCollins Italia (30 novembre 2016)
  • Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
  • Lingua: Italiano
  • ASIN: B01N68Z7MQ

 

Giappone – Periodo Kamakura, anno 1330 – Le parole che il fedelissimo samurai Haka mormora sul letto di morte sono un enigma e diventano un tarlo che rode la mente del suo signore.
Alla ricerca di indizi che possano far luce sul mistero, Momokushi ripercorre la storia dell’amicizia con l’amico e guerriero, scavando nel passato e visitando i luoghi che sono stati testimoni delle loro imprese di gioventù.
Ma ciò che Haka ha mantenuto celato per oltre cinquant’anni non è solo un segreto in grado di sconvolgere una vita, ma è anche la più struggente dichiarazione di amore che un essere umano possa lasciare in dono.

 

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UN ESTRATTO PER INGOLOSIRVI!

Hakashinjitsu aveva tratti delicati e modi gentili, era stato difficile non rimanere indotti in tentazione. Qualcuno aveva anche fatto dei commenti diretti e inappropriati, ma la situazione era sempre stata sotto controllo, almeno sino all’arrivo di Takao Shinamori.
Takao era un uomo robusto e villoso, combatteva con tenacia anche se la tecnica era rozza, primitiva. Non disdegnava le gozzoviglie e il gentil sesso. In realtà non disdegnava nessun piacere terreno; nessuno.
Quanti anni erano passati da allora? Poco meno di mezzo secolo. Possibile che non avesse più pensato al duello con Takao? Eppure a quei tempi fece scalpore la violenza e la crudeltà di tutta la situazione. Il Duello della Passione, come venne definito in seguito.
Il rustico samurai aveva prestato servizio presso lo Shogun, ma il suo comportamento rozzo non era gradito, lo avevano quindi dato in consegna al clan di Momokushi-sama facendo cosa gradita visto l’alto valore dell’uomo in combattimento. Per mesi Takao si era distinto per l’abilità con la spada e per le sue mani lunghe su tutto ciò che potesse essere sakè o carne femminile. Era incredibile quanto potesse essere sbronzo eppure altrettanto lucido nel maneggiare qualsiasi tipo di lama. Il suo carattere non lo rendeva amabile, ma era circondato da un’aura di rispetto. La morte viaggiava a fianco di Shinamori, era risaputo.
Poi, un pomeriggio, durante un allenamento particolarmente duro il samurai notò quel ragazzo gracile che continuava a rialzarsi nonostante le percosse. In molti venivano picchiati con il piatto del bokken – la tradizionale spada in legno – quale punizione per gli errori commessi. La maggior parte dei giovani incassava le botte e restava a terra, ma quella specie di scricciolo testardo tentava ancora di restare in guardia. Era stupidamente tenace.
Lo osservò attentamente: i tratti delicati, il volto ancora privo di peluria, labbra strette dal dolore, ma incredibilmente rosse. Gli occhi, infine, erano due piccoli laghi neri nei quali ci si poteva perdere. Sentì forte e stridulo il kiai, il tradizionale urlo di guerra, e si innamorò di quel ragazzino. Ah! Che bizzarria! Era sempre stato attratto dalle donne formose per poi perdere la testa per un fanciullo.
Takao non era persona che si ponesse troppe domande sulla natura del desiderio umano.
Sin dalla più tenera età aveva preso quanto l’istinto gli suggeriva di afferrare, poco importava se l’oggetto delle sue brame fosse già sposata, monaca buddhista o, in quest’ultimo caso, un giovane uomo. Attese sino a sera e poi si recò nel dormitorio.
Fu piuttosto semplice trovare Hakashinjitsu che dormiva in un cantuccio in disparte rispetto agli altri e fu altrettanto facile caricarselo di peso sulle spalle per portarlo via. Le urla che seguirono svegliarono tutti.

 

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LA NOSTRA OPINIONE

Come spesso mi accade, ho scoperto questa storia per caso. L’autrice mi ha chiesto una presentazione, io sono stata affascinata dalla trama e, anziché limitarmi a segnalare il romanzo sul blog, l’ho anche letto.
Il piccolo Haka, chiamato “la bestia”, ha un triste destino: crescere e diventare un coltivatore di riso, come i genitori, isolato e senza amici. La matrigna teme il suo legame con il padre – stretto… troppo stretto – e i bambini lo scherniscono per la sua capacità di empatizzare con i lupi delle montagne. Un giorno, mentre cerca di sfuggire a un gruppo di ragazzini ansiosi di pestarlo a sangue, il bambino s’imbatte nel giovane signore delle sue terre, e il suo destino cambia. Portato al castello, viene educato come samurai, e crescendo diventa un guerriero esile ma temibile: il demone. A venticinque anni, Haka porta nelle sue stanze una concubina ma continua a servire il suo signore Momo, a cui è legato da una solida, incorruttibile fedeltà. Quello che poi accadrà lo scoprirete solo leggendo. Riprendendo la sinossi, posso solo dirvi che, in punto di morte, Haka pronuncia parole che Momo non comprende e che diventano lo spunto per tutta la narrazione. E mi sbilancio, la risposta non è quella che sembrerebbe emergere dopo le prime pagine del romanzo. Al primo impatto, si ha l’impressione di trovarsi di fronte a una storia yaoi con un amore impossibile e una donna disgraziata – la concubina – che viene usata come copertura e costretta a una vita infelice, senza gioia e senza amore… No, le cose non stanno così, o meglio… non del tutto. Vi dico solo che la concubina è forse la più felice di tutti, qui, e che il mistero da svelare è un altro.
Il romanzo è strutturato a incastro. Inizia con la morte di Haka, ormai anziano e, attraverso i ricordi degli amici e l’intervento del narratore ritorniamo indietro nel tempo. Non in modo lineare, ma seguendo le riflessioni di Momo, a caccia di una chiave per sciogliere il mistero delle ultime parole dell’amico. Mi compiaccio con l’autrice per aver incastonato perfettamente i ricordi, creando una narrazione facile da seguire, nonostante sia giocata su diversi piani temporali.
Lo stile è lieve e delicato, e ricrea l’atmosfera placida e intima della cultura giapponese. Anche quando le tende si spalancano sui campi di battaglia, si ha la sensazione di camminare in un vasto giardino di ciliegi, nella fioritura di maggio, e in una giornata di vento, quando le folate distendono tappeti di petali rosa sui prati. Il linguaggio è poetico, e non mi ha stupito scoprire, nella biografia finale, che l’autrice è anche una stimata poetessa. I versi e gli haiku contenuti nel romanzo sono suoi e regolarmente depositati – non usateli, senza credits.
La tecnica è datata, e ci sono alcune infodump, e in altri casi ne sarei rimasta infastidita. Ma qui, in un contesto storico e quasi fatato – capirete perché leggendo il romanzo –, questo tipo di narrazione contribuisce a farci respirare segreti e usanze d’un popolo antico e lontano.
Godibile anche la parte storica, che l’autrice maneggia con autorevolezza e destrezza.
In conclusione, promosso e consigliato!

 

Il romanzo in video

https://youtu.be/LQPpObhcMT8

 

 

 

Conosciamo qualche segreto sull’autrice.

LINDA LERCARI. Scrittrice di narrativa, poesia, fantapolitica, racconti noir, romanzi gotici e romanzi storici, pratica l’arte marziale del Kendo presso la trentennale Scuola Kendo Lucca ed è stata attrice nella compagnia Next Artists di Viareggio specializzata in testi di Shakespeare rigorosamente in lingua originale. Ha frequentato corsi di recitazione tenuti da Federico Barsanti del Piccolo Teatro Sperimentale, da Pietro Malavenda, da Marco Sodini del Teatro del Giglio di Lucca, da Cathy Marchand del Living Theatre e Mark Roberts dell’Ensemble Studio Theatre di New York. Inoltre fa parte del TOF – Testo Originale a Fronte – gruppo di artisti attivi in Versilia e di un gruppo di scrittori satirico-noir chiamato I Nove Facoceri. E’ iscritta all’associazione EWWA: European Writing Women Association e infine fa parte del TOF – Testo originale a Fronte, un gruppo di artisti di vario genere attivo in Versilia.

Pubblicazioni cronologiche

(a parte le varie antologie dei concorsi)

2012

– self con piattaforma Lulu della raccolta poetica “Il vecchio e il nuovo: cinismo, scetticismo e veganesimo”

2014

  • cinque allegati della rivista Scrivere della Fabbri Publishing in cui vengo pubblicata insieme ad altri scrittori del sito 20lines.it
  • self con ilmiolibro/lafeltrinelli del romanzo gotico Vittima Immortale (ora ritirato per nuovo editing)
  • self con il miolibro/lafeltrinelli della raccolta poetica “Poesie crudeli”
  • self con ilmiolibro/lafeltrinelli della raccolta poetica “Poesie d’osservazione”

2015

  • self con Amazon della raccolta poetica “Il vecchio e il nuovo: cinismo, scetticismo e veganesimo” in lingua Giapponese

2016

  • poesia singola nell’enciclopedia di poesia contemporanea della fondazione Mario Luzi vol 6
  • La giusta punizione, racconto erotico, Delos Digital (6 settembre 2016) epub
  • Per l’Inferno. Andata e ritorno, racconto erotico, Delos Digital (13dicembre 2016) epub
  • L’ombra di cenere, romanzo storico, HarperCollins (30 novembre 2016)
  • racconto nell’antologia “ Io scrivo per voi: Parole per ricostruire, per vivere” a cura di Andrea Franco (pro popolazioni terremotate) su Amazon
  • racconto nell’antologia “Racconti per sognare Cuori per donare” a cura di Babette Brown (pro popolazioni terremotate) su Amazon

2017

– racconto erotico per il numero 100 della collana “Senza sfumature” di Delos Digital a cura di Laura Gay

 

 

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