Il diavolo dentro

Autore: Roberto Ottonelli
Casa Editrice Delos Digital
Pagine: 168
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Formato digitale 2,99€
Genere: Noir
Data di pubblicazione: 13 giugno 2017

 

SINOSSI

Manuela e Andrea si conoscono in un istituto per minori in un incontro che sembra superficiale e tipico di quell’età. La vicenda umana dei due ragazzini, che nel frattempo percorrono strade differenti, si intreccia con quella di tanti personaggi che conducono Manuela verso l’abisso morale e materiale, incapace di qualsiasi reazione, fino a convincersi di non poter meritare nulla di meglio. Entra a far parte di un gruppo dedito a rituali di ispirazione satanica, che sembra implicato in una serie di nefandezze orribili, da cui non riesce a liberarsi. Il male penetra in profondità nelle anime. Manuela è un essere disilluso e senza speranza, ma, proprio quando tutto sembra perduto, trova, inaspettata, una luce.

 

 

ESTRATTI

1

La canna è finita e ho seguito il bagliore del mozzicone finire di bruciare ingoiato dal buio della notte. Vedo passare qualche macchina che rallenta sui dossi e riparte veloce. Un passo e sarebbe tutto finito. Sarebbe così facile.
Mio padre è sopra di me che mi osserva e mi saluta. Ho deciso. Basta canne, niente più stronzate. Ce la farò? Chi può dirlo, io di sicuro no. Ma voglio provarci ancora.
Ciao papà, ci vediamo presto, ma non stanotte. Le soluzioni facili non mi sono mai piaciute.

 

2

Un discorso tanto bello che mi venne voglia di spaccare tutto. Mi alzai dal divano e lo ribaltai sul mobile che ci stava dietro, staccai un paio di quadri e li lanciai contro l’altra parete, poi afferrai il vaso a cui la mia nuova mamma teneva tanto e lo avrei sbattuto in faccia a quei due coglioni, ma papà mi saltò addosso, immobilizzandomi.
– Bastardo, che cazzo stai facendo, mi vuoi ingroppare? Ma io ti denuncio, te la faccio vedere io!
– Non mi fai paura, lo sai? Io voglio aiutarti, ma non ti posso permettere di sfasciarmi la casa!
– E perché no? E’ tanto importante questa casa di merda?
– Sì, è tanto importante perché ho fatto dei sacrifici e perché è anche la tua ora!
– Io lo so come andrà, adesso. Voi farete un paio di telefonate e mi troverete un’altra sistemazione.
Ero furibonda, sentivo la rabbia salire da dentro e non potevo trattenerla, avevo tutti i muscoli contratti e mentre gridavamo entrambi cercavo in tutti i modi di divincolarmi dalla sua morsa, invano.
– Sai tutto tu, vero? E invece non sai un cazzo di niente!
Aveva la bava alla bocca, era paonazzo e gli occhi colmi di rabbia e frustrazione. Scoppiai in lacrime, incapace di qualsiasi altro movimento o reazione.

 

Il blog LES FLEURS DU MAL scrive:

 “Cosa può insegnarci davvero questo libro perfetto?
E’ un romanzo sociale, più che un horror e un thriller e ha l’ambito compito di insegnarci a reagire alle violazioni dei tabù. Nel narrare la perfidia, la malvagità, la pochezza narra il tentativo dell’uomo di liberarsi e questa costante descrizione di orrori dovrebbe spingerci a violare il tabù più difficile per noi.
Quello del silenzio, della capacità di volgere lo sguardo altrove, di nascondere il marcio sotto il tappeto, di evitare il contatto con il reietto, di provare a rispondere all’orrore con una conquista più alta, che sia anche il perdono. Se da tutto questo racconto, vi resterà solo rabbia e vendetta, allora non avrete speranza di liberarvi, e sarà l’annullamento totale della coscienza.”

Leggi la recensione completa: “Il diavolo dentro” di Roberto Ottonelli, Delos digital edizioni. A cura di Micheli Alessandra

“Il diavolo dentro” di Roberto Ottonelli, Delos digital edizioni. A cura di Micheli Alessandra

Perché leggere il romanzo? Esploriamolo assieme all’autore!

• Quando hai progettato questa storia?
• Il progetto risale a tanti anni fa, direi che ho iniziato a scrivere nel 2008, in un periodo molto difficile a livello personale.
• Perché hai pensato di trattare un argomento così spinoso e difficile?
• Mi ha molto colpito, all’epoca, il fatto che una vicenda con un simile risalto come quella della Bestie di Satana avesse tra i protagonisti principali ragazzi che vivevano a due isolati da casa mia. Così ho incominciato a documentarmi e, col tempo, ho contattato Paolo Ozzy Leoni in carcere e da lì ho letto migliaia di pagine di atti processuali, l’ho incontrato di persona, approfondendo molto la storia. Trattandosi, appunto, di un caso tanto spinoso e complicato, ho dovuto per forza di cose romanzare, per rispetto innanzitutto alle vittime, che ci sono state, e perché mi interessava colpire il lettore, dandogli modo di vivere in prima persona situazioni che, solo all’apparenza, appaiono tanto distanti da ciascuno di noi.
• Sei stato ispirato da qualche fatto reale o da qualche lettura, vecchia o recente?
• Sì, oltre che dalla storia nota di cui ho accennato in precedenza, mi sono ispirato a ragazzi che ho conosciuto in diverse realtà di minori in difficoltà, che niente hanno a che fare con la “setta”, a cui ho voluto dar voce. Alle loro fatiche, ai loro desideri, alle loro paure e difficoltà rispetto a un mondo tanto complicato, ai loro occhi.
• L’ambientazione è reale o di fantasia?
• L’ambientazione è più possibile aderente alla realtà.
Parlaci dei personaggi e definiscili brevemente con qualche aggettivo. Qualcosa che li renda irresistibili, agli occhi del lettore.
• Devo premettere che si tratta di un libro corale, in cui si alternano, in soggettiva, i vari protagonisti a cui dedico i diversi capitoli. Ricorrono solo Andrea, che forse ha qualcosa di me, e Manuela, la vera protagonista. Lei è incazzata a morte col mondo, vorrebbe a tutti i costi farcela, avere un’opportunità, ma viene sempre e comunque mortificata, ricacciata nelle sue tenebre. Poi ci sono la dolce Clara, Remo, un padre padrone che porta la sua intera esistenza all’estremo, Pietro, vittima e in qualche modo fautore delle teorie paterne, il folle e sadico Michele, Luciano, che dà tutto se stesso per amore. Ne restano altri, ma non voglio togliere al lettore il gusto di scoprirli, ognuno con le sue peculiarità.
Che cosa desideri comunicare al lettore, con questo romanzo? C’è un significato nascosto, sotto la trama?
• Penso di voler comunicare al lettore, soprattutto, che ognuno di noi ha un lato oscuro, più o meno pronunciato, con cui cerca di lottare e prevalere. La speranza anima Manuela fino all’ultimo, l’essere più disilluso che ci possa essere.
In un modo o nell’altro tutti abbiamo sentito parlare delle Bestie di Satana. E se tra i protagonisti ci fosse stato un vostro amico, un vostro parente, vostro figlio, voi stessi?

BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Nasco a Milano nel 1978. Completati gli studi di ragioniere programmatore, inizio a lavorare come network engineer presso un’azienda di telecomunicazioni. Concluso il servizio civile presso la Lega Tumori di Milano mi sono reso conto dell’importanza di aiutare persone in difficoltà e da allora mi sono dedicato, per oltre dieci anni, a diverse forme di volontariato con minori. Questo è il mio primo romanzo.