Solo bella gente

 

SOLO BELLA GENTE

Di

Renato Ghezzi

 

 

  • Titolo: Solo bella gente
  • Autore: Renato Ghezzi
  • Data di uscita:2016
  • Pagine: 142
  • Copertina: morbida
  • Editore: Youcanprint
  • ISBN: 9788892626850
  • Prezzo: 14,00 Euro

 

Sinossi:

 

Il libro è una raccolta di 26 racconti tutti ambientati nel mondo turbolento e folle di una lega amatoriale di hockey si ghiaccio, la Lega Cisalpina.

Pur se collocato in questo contesto, “Solo bella gente” non è un libro sull’hockey. Le sue storie sono focalizzate sulle persone che animano questo ambiente, sul loro spirito di indipendenza, sulla capacità di far succedere le cose grazie alla sola passione e alla volontà, senza cercare apporti esterni e senza nutrire ambizioni di fama e successo.

I racconti sono stati costruiti prendendo spunto da eventi reali che sono stati raccolti dalla viva voce dei protagonisti. Lo scrittore li ha elaborati e sviluppati inserendo elementi di fantasia, che fanno perciò del libro un’opera di narrativa. Quasi sempre, in ogni caso, mi sono sentito confermare di aver colto lo spirito degli avvenimenti.

Alcuni racconti si basano su storie di personaggi precisi (il famoso telecronista, la ragazzina fin troppo sveglia, l’ex-calciatore), altri narrano storie collettive, di squadre finlandesi over-45 o di ragazzi che si inventano nuovi modi di stare insieme.

Ne nasce un caleidoscopio di storie e persone ricco e animato com’è il mondo cui si ispira, un mondo fatto di gente che prende la vita con allegria ma con la capacità di cambiare le cose, di non fermarsi di fronte alle difficoltà, di dimostrare solidarietà.

Il tono dei racconti presenta un continuo alternarsi di stati d’animo e di stili, ma prevale un sottofondo di ironia e comicità sempre attento a dialogare con il lettore, a coinvolgerlo e appassionarlo dalla prima all’ultima riga.

 

Dove trovare il testo: https://www.youcanprint.it/fiction/fiction-generale/solo-bella-gente-9788892626850.html

 

ESTRATTO:

 

Quando Jan seppe della decisione di suo figlio, non la prese esattamente bene. Strinse il bicchiere nella mano, quasi lo volesse stritolare, ma non lo sollevò. Fissò Henrick senza parlare. Lo fissò, e lo fissò ancora. Immobile. Passarono alcuni minuti, decisamente più dei soliti cinque, prima che Jan esprimesse il suo parere.

«No», disse.

Henrick lo fissò a sua volta. Con l’impazienza dei giovani, non riuscì ad aspettare più di duecento secondi.

«Perché no?», domandò.

La discussione iniziò ad animarsi. «Perché sì, ti chiedo.»

«Papà, qui mi annoio. Voglio cambiare, voglio vedere un’altra nazione, una cultura diversa.»

«Troppo diversa. Non capisco cosa ti attrae laggiù.»

«Qui, in Finlandia, è tutto uguale da millenni: i laghi, le foreste, la tundra. Laggiù, come dici tu, ai boschi sono subentrate le campagne, e poi le città.»

«Non hanno la vodka. Senza sauna e liquori forti non puoi sapere di cosa ti puoi ammalare.»

«Ma hanno la grappa, che va benissimo.»

«Però non hanno le saune. Come farai a mantenerti in salute?»

«Hanno il sole, mi scalderò con quello.»

Jan stette a pensare. Scolò la sua birra. La sua riflessione trovò sbocco. «Se hanno il sole, fa troppo caldo per il ghiaccio. Niente hockey.»

«Abiterò a nord, i palazzi del ghiaccio ci sono. Anzi, ho già conosciuto una squadra che mi prenderebbe. Non saranno i tuoi Tar Boiler, ma pur di giocare andranno bene.»

Jan rimase in silenzio ancora un po’. Infine annuì in segno di assenso. «Come si chiama questo posto sperduto in cui vai a stare?»

«Milano, papà.»

 

Perché leggere il romanzo?  Esploriamolo assieme all’autore!

  • Quando hai progettato questa storia?

Si tratta di una raccolta di racconti, di molte storie che ne costituiscono una più grande, quella della “bella gente” che anima la Lega Cisalpina Hockey Ghiaccio.

Ho progettato il libro a partire dall’ottobre del 2015, a inizio stagione sportiva, e ho passato i primi mesi a raccogliere materiale. Funzionava così: dopo la seconda birra i miei amici iniziavano a raccontare e io prendevo appunti. Integravo con la fantasia le parti mancanti, da un aneddoto frammentario traevo un racconto e quando era pronto lo facevo leggere al mio testimone. La sua risposta invariabilmente era: «Non è andata esattamente così, però hai colto lo spirito.»

  • Sei stato ispirato da qualche lettura, vecchia o recente? Hai qualche modello di riferimento, per scrivere i tuoi romanzi?

Ispirazione immediata, no. Ho un substrato che va da Dickens a Benni ma anche da Frank Capra ad Aki Kaurismaki e in alcuni racconti si sente.

 

  • L’ambientazione è reale o di fantasia?

 

Pattini parlanti, combattimenti tra pipistrelli e lupi, una stalla trasformata in una distesa di ghiaccio… Tutto vero, tutto reale! La Lega Cisalpina esiste, vive e cresce di anno in anno. Ci potete trovare al palazzo del ghiaccio di Sesto San Giovanni quasi ogni domenica. Io sto al cronometro.

 

  • Parlaci dei personaggi e definiscili brevemente con qualche aggettivo. Qualcosa che li renda irresistibili, agli occhi del lettore.

 

La definizione della Lega è: apoteosi dell’hockey ignorante. Il primo aggettivo è dunque: “ignoranti”, ma nel senso che queste persone ignorano gli ostacoli, ignorano il non si può fare, ignorano il troppo difficile. Attivi, autonomi, travolgenti, irrequieti, maleducati, coinvolgenti, affettuosi, allegri. Umani. L’apoteosi dell’amicizia.

 

  • Che cosa desideri comunicare al lettore, con questo romanzo? C’è un significato nascosto, sotto la trama?

Il messaggio principale sta nell’imparare a essere autonomi, a fare da soli. Insieme agli altri ma senza affidarsi a una “autorità superiore” che detta le regole. Basta passività. Abbiamo le capacità di fare, nel nostro piccolo mondo: facciamo!

 

BIOGRAFIA

Sono nato a Milano il 23 aprile 1957.

Coniugato con Rosa, abbiamo un figlio ventenne, Stefano, studente al Conservatorio di Milano.

Ingegnere elettronico ho operato in varie aziende produttrici di computer e compagnie di telecomunicazione. Ho viaggiato sia per motivi di lavoro che per passione. Tra le mete più peculiari cito Nigeria, Uzbekistan e Australia, ma sono particolarmente affezionato ai paesi di radice celtica: Bretagna, Scozia e Irlanda.

Nel 2010 vengo a contatto con la scrittura e, attraverso il figlio, con l’hockey su ghiaccio.

Queste due passioni danno una svolta alla mia vita.  Nell’hockey divento prima cronometrista e ora sono presidente di una lega amatoriale, la Lega Cisalpina Hockey Ghiaccio.

Raccolgo le mie impressioni su questo mondo magico in due raccolte di racconti:

  • “Hockey per negati”, ispirato alla mia esperienza di padre al seguito del figliolo giocatore;
  • “Solo bella gente”, che descrive gli incredibili personaggi che si incontrano frequentando la Lega Cisalpina Hockey.

È di prossima uscita con Mezzelane il mio romanzo “Seconda possibilità”, un’opera biografico-storica, che sviluppa le tematiche dell’identità, dell’accettazione del passato, della capacità di perdonare.

Attualmente sto lavorando a un giallo ambientato in una azienda informatica, ispirato alle mie passate esperienze professionali e umane in ambito lavorativo.

Amo perdutamente i gatti.